Associazione Culturale VARZI VIVA
Le forze avversarie:
la maledetta Sicherheit



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1943: la prima formazione di una coscienza politica nella popolazione
L'organizzazione delle bande dei "ribelli"
Le forze avversarie. La maledetta Sicherheit
Oltrepò, vita santa
Primula Rossa

Ma chi erano questi avversari? Le forze impiegate per fronteggiare la resistenza armata delle nostre zone erano costituite da un caotico agglomerato di corpi e di milizie: i Tedeschi, che in sostanza muovevano le fila di tutte le operazioni, erano affiancati da un nugolo di reparti di carattere militare e poliziesco.
Oltre alla G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) e alla famigerata Legione Muti, c'erano la X Flottiglia MAS, alcuni battaglioni di bersaglieri e di alpini, le Fiamme Bianche, allievi e graduati di varie Scuole Ufficiali e, dulcis in fundo, le Brigate Nere, costituite d'ordine dal Duce, il quale non aveva esitato, vista la carenza di volontari e di reclute, ad arruolare i giovanissimi ragazzi delle case di correzione. Tutte queste forze erano organizzate in un Comando Militare Regionale, alle dipendenze del Gen. Raffaele Delogu, con sede in Alessandria e con estensione operativa in tutta la Liguria, su parte dell'Astigiano, sul Piacentino e, appunto, sul Vogherese.

Proprio a Voghera era nata una sorta di SS italiana, la Sicherheit (nome che resterà tristemente famoso in tutto l'Oltrepò, passando nel dialetto e nel linguaggio comune come "sicarai", termine con il quale si vuole definire un delinquente spietato, un criminale dei peggiori), per opera di un ex colonnello di aviazione, Alberto Alfieri, che dopo la sua morte fu sostituito dal colonnello Fiorentini, coadiuvato nelle sue tristi imprese dal vice comandante Pastorelli.
Originariamente la Sicherheit era, a detta di Don Rino Cristiani, cappellano dei partigiani che ne sperimentò più volte la ferocia, "un corpo di polizia politica che aveva il compito di torturare e di uccidere, più che di fare la guerra", ma quando, dopo il 5 luglio del '44 si trasferì a Varzi e cominciò ad occuparsi anche delle vere e proprie operazioni militari contro i partigiani, segnò il nostro territorio di orrendi delitti, catture, distruzioni, incendi, violenze di ogni tipo.
Spetta ad essa il desolante primato di aver sparso quassù il sangue di italiani uccisi da altri italiani, e di averlo fatto vigliaccamente, attraverso l'inganno e su vittime innocenti.



Tratto da PAESI E GENTE DI QUASSU'
Storia - Vita - Arte - Bellezze dei 19 Paesi della
Comunità Montana dell'Oltrepò Pavese
Edizione a cura del CENTRO CULTURALE "NUOVA PRESENZA" - Varzi 1979
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